Giuditta Cattaneo – Stati d’Animo
Rubo la pazienza ai Santi, Il moto perpetuo del mare ed inizio a ripulire il mio cuore.
Rubo la pazienza ai Santi, Il moto perpetuo del mare ed inizio a ripulire il mio cuore.
Il sentimento non è immateriale, ma carne che si può toccare.
Il gabbiano che è dentro di me non smetterà mai di sognare e di far sognare chi con le sue ali vuole continuare a volare e i cieli e i mari accarezzare.
Credo che alla fine sia inutile portare rancore, lo trovo ingiusto “forse più per noi stessi”. Credo che il mondo necessiti di braccia aperte per accogliere e per far andare ognuno per la propria strada. Tanto oltre chi ti cancella, oltre chi può ferirti o venir ferito, esistono i ricordi. E col tempo restano nel cuore solo e sempre quelli belli.
Ciò che soltanto ora è visibile ai più, io lo scorsi molti anni prima. Piccole erano le mie mani per poterti afferrare saldamente. Debole ed insulsa era la mia voce, per far si che gli adulti mi dessero retta. Quel vortice nero che ti assorbiva lentamente avanzava ineluttabile. Cadesti nel eterno inganno di coloro che contrastano la propria natura, per cercare di essere una inezia come gli altri. Ora che quando ti guardo non ci sei, ora che sei andato a nasconderti in qualche angolo della tua anima, ora che le mie mani sono forti come poche, e la mia voce è possente quanto quella di un leone mi domando: è possibile risalire il vortice nero?
Stelle,Intenso,Respiro;Sguardo,Riflesso,La luna.
Ti sentivi libera solo quando non pensavi a tutto quello che ti circondava, quando non pensavi ai perché delle tue domande e a quello che ti stava succedendo, quando non pensavi a quelle che avresti dovuto fare e a quello che saresti dovuto essere, queste si chiamano possibilità, ma la libertà non ne ha neanche una, non ha sfumature, la libertà è quella e basta e da li non si sfugge.