Giulia Carcasi – Arte
Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne.
Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne.
La natura quando tocca la sua follia dipinge un’esplosione di colori sulla tela dell’universo.
Quando dipingo mi illudo di poterlo fare per sempre.
Scrivere aforismi è come scattare fotografie.
L’arte è la più nobile forma istruttiva, giacché insegna attraverso la Meraviglia.
“Che funzione possiede l’artista per una società? Non certo quella di far beare qualche ricco chic con quadri (nel caso dell’arte figurativa) riducendo il ruolo dell’artista ad un semplice esecutore estetico. Secondo Jung l’artista, considerato spesso un disadattato se non riesce a farsi riconoscere in uno status sociale più” alto “, è un regolatore della società, specialmente per società malate. Infatti per lo psichiatra svizzero, oltre a psicologie individuali malate, esistono psicologie di massa malate dove intere nazioni gravate dal conformismo richiedono, ne hanno bisogno, dei disadattati maggiormente collegati all’inconscio collettivo. Tale inconscio è comune a tutte le persone ma, in certe circostanza, riconoscibile solamente da questa tipologia di persone meno conformabili e maggiormente ricche di immagini primordiali. Quindi, il paradosso di tutto ciò, è che i malati, gli inadatti, alla società sono in realtà coloro forse i più sani e utili a ristabilire un contatto spirituale all’intera società”
L’arte è troppo seria per esser presa sul serio.