Giulia Guglielmino – Poesia
Per tutti coloro che amano scrivere, e rifugiano nella scrittura ogni sensazione, emozione e ogni evento, arriva un momento in cui si sente il bisogno di scrivere qualche parola in meno e dirne qualcuna in più.
Per tutti coloro che amano scrivere, e rifugiano nella scrittura ogni sensazione, emozione e ogni evento, arriva un momento in cui si sente il bisogno di scrivere qualche parola in meno e dirne qualcuna in più.
La poesia è delle anime vergini, degli angeli, di chi crede. Naturalmente noi non viviamo più all’età d’Omero, e quindi ci è difficile trovare qualcosa in cui credere. Ma ad ogni modo, per essere poeti bisogna tornare a una necessaria condizione d’ingenuità.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
C’è una poesia delle cose che ci attrae anche senza comprenderne il senso.
Persino il paradiso diventerà inferno quando il rosso della cattiveria umana si avvicinerà talmente tanto all azzurro del cielo da mescolarsi.
La Poesia mi intercala in un inferno solo mio, da cui un eco mi chiama afferrandomi alla gola, ed io non so resistergli, una calamita che m’incolla, la mia eucarestia, il mio sincero Pane. Dannato per il troppo desiderio di scoprire i segreti che solo io so scovare. Donare a gli altri senza remore, con devozione, appassionatamente, febbrilmente. Seduttore di sintesi poetiche, bramo il rimescolar di note rimate, consumate, affusolate, mentre attendo a mani aperte la neve cadere giù. Erpici che scavano, martellandomi la mente, mi distruggono la linfa e resto dissanguato, ma le poesie vivono. La scrittura poetica è una lucente bellezza che sconfigge l’oscurità, riscattando il buio, squarciando la morte che non copre mai nessuna rima. Impasta il sole al sale creando un mare di sapori e di saperi, cambia i venti Priva di ipocrisia, è come il fiore del deserto che profuma la valle pur non essendoci nessuno ad odorare il suo immenso aroma. Umile, come il mare, che pur sapendo di essere il padrone del tempo e dello spazio, dona la sua maestosità e il suo infrangersi incessante a tutti. Fa pensare e fa penare, brucia le parole insensate, che gli uomini, a fiumi versano senza pesare. È un canto che in ogni luogo ed ora recita il rosario della vita. Senza una ragione, la poesia aggroviglia la materia, provocando burrasche di sentimenti; come il gracidare delle rane che per amore si sgolano notti intere. Lo stillare d’una pioggia che batte e leviga i cuori in tempesta, addolcisce le ferite, scavate lungo gli argini del tempo. Cosa sarebbe il mondo intero senza una leggera piuma di poesia? Sterile Madre Terra offende l’uomo che triste s’incammina su selciati senza sogni, giunge una poesia e tutto si colora. Voglio andare là, a riempire il vuoto lasciato dalla mancanza di poesia, frantumando i tanti solitari vagabondi, e portare il canto dove non c’è parola vera.
La poesia è una malattia del cervello.