Giulia Salome – Frasi d’Amore
Il mio sangue è una dolce canzone d’amore e tu sei il mio cantante.
Il mio sangue è una dolce canzone d’amore e tu sei il mio cantante.
La pazzia: “Intrepida follia il pensarti, il volerti, il desiderarti, l’amarti”, ma che importa. La vera follia sarebbe non impazzire per te.
Su nulla abbiamo meno potere che sul nostro cuore, e, lungi dal comandarlo, siamo obbligati ad obbedirgli.
Non grido, ne ho vergogna, è come se scoprissi tutta la mia fragilità. Non grido, non voglio, la voce troppo alta distorce il mio pensiero e mi confonde. Non grido, il sussurro arriva prima dentro il cuore, costringendoti a tacere per udirlo. Non grido, so difendermi benissimo a filo di parola, arrivo nel silenzio, ascolto e tocco. Ma grido se calpesti la mia dignità, se mi obblighi a difendermi, se mi imponi di non esser me, se per salvar te stessa dalle tue paure condanni me, allora sì, grido e la mia voce è il cuore e questo non mi spaventa più, ti sto mostrando tutta la sua forza perché il tuo torni a sentirmi, ancora, mi scopro, in tutta la mia debolezza, armando la tua mano colpisci e fallo bene o resta a mani nude.
Aidi non capirà mai quel che provo perché lei è trincerata nel suo fortino.”Ho paura che il nostro rapporto sarebbe troppo esclusivo, e ti voglio tantissimo bene ma ho paura di dare.”Potrebbe dirmelo.Perché lei ha un altro passato, un altro alfabeto, altre rime la fannno sorridere. Siamo irrimediabilmente diversi, ed è bello incontrare gente diversa, ma forse è impossibile capirla fino in fondo. Come in quella canzone incredibile dei Cure dove lei è bellissima e il povero la guarda ammirato e lei si sente offesa e Robert Smith dice: “Ecco perché ti odio”.
Tra tutte le droghe, la più letale è l’amore. Ma gli spacciatori d’amore non vengono…
L’Amore nasconde spesso i suoi occhi dietro uno sguardo… rivelandosi con un bacio e sfociando in un tenero abbraccio che mette le catene al cuore tenendo insieme due anime con lo stesso sentimento… e sazia la sua fame con l’affetto che una carezza fa scivolare sulla pelle colmando il vuoto di una vita.