Giulio Pintus – Tempi Moderni
Per commentare quest’opera devi diventare amico di Tizio, alle condizioni di Tizio, finché Tizio non decida di cancellarti dalla sua lista amici.
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Stamattina da una imbarcazione di fortuna oltre 200 profughi sono sbarcati in uno stato pietoso… L’Italia.
Avere un “buon cuore” al giorno d’oggi è una qualità adatta solo per l’espianto di organi.
Oh mio Dio, lei ha una magnifica pelliccia! Davvero una splendida pelliccia… E magari da qualche parte c’è un branco di animali che si sta dicendo: “Cazzo, che freddo!”
Che mondo è mai questo in cui non ci si può fidare nemmeno di se stessi.
Non sarebbe meglio se il tempo impiegato a fotografare ogni singolo istante della propria vita fosse impiegato a viverlo? Mi rendo sempre più conto che con l’era digitale sia prioritario lo sfoggiare, far passare il concetto “io c’ero coglione e tu no, crepa!”, che godersi l’oggetto stesso della fotografia. E siamo sicuri che il resto del mondo sia davvero interessato a ciò che mostriamo? Che sensazioni vuol trasmettere la foto sfocata di un piatto di spaghetti allo scoglio? Non sarebbe meglio se avessimo meno immagini da mostrare e più brividi da ricordare, da condividere con una ristretta tribù? All’era dell’overdose da immagine si contrappone quella delle emozioni e credetemi, non c’è storia!
La cultura è come il seno al sole va esposta secondo certe regole.