Giulio Vergine – Filosofia
Bastano sette notte per comporre le melodie che fanno vibrare l’anima. Pensate cosa potrebbero fare le parole di un vocabolario.
Bastano sette notte per comporre le melodie che fanno vibrare l’anima. Pensate cosa potrebbero fare le parole di un vocabolario.
Qualsiasi età tu abbia, chiudi gli occhi e fa il riassunto della vita… fallo con calma… momenti felici e momenti tristi… vivi tutto con calma… Quanti secondi è durata la tua vita!?
I sogni sono calamità sono manna dal cielo, fortuna e distruzione. Raccapriccianti espressioni dell’insensatezza umana, inutile collagene sedimentato alle basi del pensiero. Mistico segno divino, gelo nel buio, fuoco nell’ombra. Amante fidato tradisci con la tua mancanza, in tua presenza si teme l’oscuro si brama il lieto fine si nascondono e nascono le turbe. Banali dimenticanze a sottolinearle? Possedendoli vorresti rimpiazzarli, perdendoli vorresti sedurli, conquistandoli… sei nel mondo dei sogni.
Il percorso della vita terrena è tutto in salita, attraversarlo implica sacrificio, chi arriva in fondo è vittorioso.
Non cresce il piacere della carne, ma solo subisce variazione, una volta che sia rimossa tutta la sofferenza che viene dal bisogno. Il limite dei piaceri che la ragione ci prescrive è prodotto dal calcolo razionale di questi stessi e di tutte le affezioni dello stesso tipo, che procurano all’anima i più grandi timori.
In realtà temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi.
Le rivoluzioni non sono sciocchezze, ma dalle sciocchezze hanno origine.