Giulio Vergine – Filosofia
Bastano sette notte per comporre le melodie che fanno vibrare l’anima. Pensate cosa potrebbero fare le parole di un vocabolario.
Bastano sette notte per comporre le melodie che fanno vibrare l’anima. Pensate cosa potrebbero fare le parole di un vocabolario.
Chi cerca qualcosa lo fa perché sa che esiste. Nessuno cerca quello che sa di non esistere; non avrebbe senso.
Non è da oggi che il pensiero di Hobbes appare affetto da una visuale troppo ristretta: la panbelligeranza non è confinabile all’ambito politico e antropocentrico, la guerra è di tutto e tutti contro tutto e tutti.
Pare che chi è dedito al bene non riceva alcuna riconoscenza ma come tutte le cose, a tempo scaduto e quando tutto pare dimenticato, spunta inaspettata. È come il chicco di frumento che caduto in terra e dimenticato marcisce per poi rinascere generandone molti altri.
Quello non mi garba. Perché? “Non mi sento alla sua altezza”. C’è mai stato uno che ha risposto così!
Alcuni vollero divenire famosi e rinomati ritenendo così di procurarsi sicurezza nei riguardi degli altri uomini. Ammesso che in tal modo la loro vita sia diventata veramente sicura, essi hanno acquistato un bene secondo natura; ma se la loro vita non lo è divenuta, non hanno raggiunto quel bene secondo natura sotto il cui impulso hanno agito fin dall’inizio.
Quando nella vita i mezzi diventano i fini si perde il giusto orientamento.