Giulio Vergine – Stati d’Animo
Preferisco i giorni alle persone perché comunque vada essi ritornano sempre l’indomani.
Preferisco i giorni alle persone perché comunque vada essi ritornano sempre l’indomani.
Il sorridere non è un obbligo né, tantomeno, un dovere, anzi è un piacere che, in alcuni casi, diventa un segno di carità verso chi ne ha bisogno.
Sono stanca dei mazzi di fiori arzigogolati, voglio una rosa del vu cumprà, comprata sull’onda di una risata.
C’è sempre un doppio fondo al fondo che speravi di aver finalmente toccato.
Come un’aquila mi tuffo negli abissi dell’inconsapevole, per cercare di cogliere il nocciolo della vita e sentirne il torpore scorrermi dentro come una scossa.
Io mi guardo intorno solo per vedere se la strada è libera e se posso passare senza rischiare di essere colpita.
Abbiamo perso l’abitudine di guardare il cielo per giocare a dare forma alle nuvole. Era un bel gioco. Guardiamo troppo per terra, alla ricerca delle cose perse dagli altri per raccattarle. Abbiamo smesso di essere sognatori e siamo diventati cenciaioli. Nessun desiderio e troppe cianfrusaglie.