Giuseppe Caputo – Ricordi
Ci sono momenti che chiudiamo nell’armadio dei ricordi per non indossarli mai più.
Ci sono momenti che chiudiamo nell’armadio dei ricordi per non indossarli mai più.
La mia fanciullezza fu libera e gagliarda. Risuscitarla nel ricordo, farla riscintillare dinanzi alla mia coscienza, è un vano sforzo. Rivedo la bambina ch’io ero a sei, a dieci anni, ma come se l’avessi sognata. Un sogno bello, che il menomo richiamo della realtà presente può far dileguare. Una musica, fors’anche: un’armonia delicata e vibrante, e una luce che l’avvolge, e la gioia ancora grande nel ricordo.
Quando chiudo gli occhi e ti penso, a volte immagino ancora le tue labbra sfiorarmi e farmi impazzire.
L’immaginazione è l’aquilone più alto su cui si possa volare.
Nel silenzio della notte riecheggiano i ricordi.
In fondo è questa la vita: un fugace soffio di vento destinato a perdersi nello spazio immenso dell’eternità.
Vorrei essere come i ricordi, non essere mai dimenticata e vivere constantemente tra i pensieri della gente, perché i ricordi non invecchiano e quelli più belli riescono sempre a darti un sorriso ance da consumati.