Giuseppe Catalfamo – Destino
Morire per passione? Sì!Morire spenti dal Destino? Sì!Morire sorpresi dalla fatalità? Sì!Morire, anche vivendo, per essersi arresi… Mai!
Morire per passione? Sì!Morire spenti dal Destino? Sì!Morire sorpresi dalla fatalità? Sì!Morire, anche vivendo, per essersi arresi… Mai!
Un sorriso mi sfugge dalle labbra, mentre mi accingo a commentare ciò che io definisco Destino.Questa parola ha una potenza che a volte sconvolge e spaventa anche chi, con i paraocchi, vive ogni giorno fingendo che non ci sia.Eppure, ogni istante della mia vita, ha un profumo che non ho chiesto di annusare, ha un sapore che non ho chiesto di gustare, ha un colore che non ho chiesto di vedere, ha un suono che non ho chiesto di ascoltare, ha un corpo che non ho chiesto di toccare!Io stesso ho una vita che non ho chiesto di vivere.Tutto ciò che rimane, è futile e infido, ma questo… questo, per me è Destino!
Il tempo scorre e la vita passa. Sta a te decidere se guardarla andare da dietro il vetro di una finestra, o se scendere per strada e camminarci sopra.
Se la scienza scoprisse una pillola che facesse cambiare il “gusto”, in quel che rimane vorrei diventar madre.
È inutile programmare la propria vita in ogni minimo dettaglio: il destino avrà sempre l’ultima parola.
Dio perdona. Io di più.Per esempio mi son battuto per il parto indolore.
Passeranno i giorni, passeranno gli anni, ma non passeranno mai i ricordi, quelli non invecchieranno mai. Sono come le ferite ti vivono dentro, ma nessuno lo saprà mai!