Giuseppe Catalfamo – Frasi sulla Natura
L’uomo persevera nello sfidare la natura.Non capirà mai che dovrebbe “arruffianarsela”.
L’uomo persevera nello sfidare la natura.Non capirà mai che dovrebbe “arruffianarsela”.
Fine estate, un paese incantato, una perla al centro d’una valle verde circondata da colline…
Le alte vette delle montagne, sono i forzieri silenziosi dei tesori più preziosi dello spirito del Mondo. Esse, diffondono tali tesori nella luce pura dei boschi, nella voce lieta dei passeri, nei laghi, acquerelli in cui si vanno a specchiare. E il tesoro giunge in punta di piedi nel momento preciso in cui il tuo cuore, trabocca di Bellezza ed inizia a vibrare come un violino, che suonando fa eco fino alla vetta più alta del Cielo.
Tra le mani del sole e della luna la terra rinasce e continua ad esistere… solo l’equilibrio dell’Amore non cancella la vita.
Del risveglio dei sensiRicordo.Mi smarrii nel bosco, preda del verde, cuori pulsanti intorno alla mia figura.Solo. Un fremito di paura.E poi… dolci zefiri ammantati di muschio ed aghi di pino… fresche carezze di petali color dell’ambra… lento gorgoglio di un ruscello nascosto alla vista…E finalmente capii quanto labile fosse il confine tra il sentirsi perduto e l’aver finalmente trovato la propria strada.
Il colore giallo del sole e l’azzurro del mare si mescolano insieme per scrivere sui prati verdi che è arrivata l’estate.
Scavare la fossa lentamente, sognare addirittura la fattura della tomba, significa illudersi di fronte a quello che fa parte della vita, della Natura. Principalmente perché la vita e la natura non si possono comandare, né sottometterli ai propri desideri. E poi, c’è il fatto di cosa si diventa, in cosa trasforma questo avere dalla vita di chi è di più. Ma la morale appartiene solo a se stessi, e non si discute. Esiste però il problema matematico di queste azioni, che è oggettivo. La matematica non è desiderio, né si trasforma. L’equazione del raddoppio, e in questo caso non si guadagna, si perde. La questione di un Universo replicato all’interno. Lo spirito che da me Dio toglie per aggiungerlo ai suoi e al suo Cosmo, farà coincidere il momento dell’estinzione di ogni vita che si trova qui e ad li fuori, e la mia, senza più materia né spirito utilizzabile per crearne un altro o vivere da altre parti. I nuovi nati avranno una speranza di vita di migliaia, forse di milioni di anni, nella vita consumata e bruciata ai due estremi nella luce e nella tenebra da uno spirito in conflitto. Quindi, sognare tombe è uno spreco di tempo. Se si toglie per aggiungere, le due parti e l’altra perdono qualcosa, si consumano per motivi diversi. Proprio per questo, le due Morti coincideranno nel tempo.