Giuseppe Cuva – Filosofia
Pensare non equivale ad essere razionale, perché c’è chi prima agisce e poi pensa!
Pensare non equivale ad essere razionale, perché c’è chi prima agisce e poi pensa!
L’egoismo e la malvagità sono tipici della natura dell’uomo… ma lo è anche la morale che, opponendosi a loro, ci consente di definirci uomini degni di tale nome.
Non c’è uomo che a forza di portare una maschera, non finisca per assimilare a questa anche il suo vero volto.
Poco è tanto e il tanto non basta mai.
Non credere quello che affermano i politici. Il loro assioma è la menzogna.
Il silenzio è insostenibile. È più facile rinunciare al pane che al verbo. Il moto dello spirito esige parole in massa, senza le quali, avvolto su se stesso, rimugina la sua impotenza. Disgraziatamente l’eloquio scivola nello sproloquio. Anche il pensiero vi tende, sempre pronto a espandersi, a gonfiarsi. Arrestarlo con l’acredine, contrarlo nell’aforisma o nella battuta, significa opporsi alla sua espansione, al suo movimento naturale, al suo slancio verso la prolissità o la dilatazione. Da qui i sistemi, da qui la filosofia, da qui la letteratura.
La Verità era uno specchio che cadendo si ruppe in mille pezzi. Ciascuno ne prese uno e, vedendo riflessa la propria immagine, credette di possedere l’intera Verità.