Giuseppe D’Altilia – Stati d’Animo
Tempo, adesso ti sento, ma il freddo che ho dentro lo hai portato tu. Tempo, in fondo io del tuo mondo sono solo un momento.
Tempo, adesso ti sento, ma il freddo che ho dentro lo hai portato tu. Tempo, in fondo io del tuo mondo sono solo un momento.
Sono una scomparsa con l’anima a scrigno che sparisce in una fessura di muro e mostra il vento della confusione con i soli sibili e senza nessuna parola distinguibile. Pazienza. Eppure, se ci si facesse falce a brandire l’aria, si taglierebbe anche la tempesta.
Non c’è peggiore nostalgia che rimpiangere quello che non è mai successo.
Ci sono persone che fanno finta di dimenticarti, prendono altre strade, e te lo dicono persino, magari con un gesto vendicativo, ma te lo fanno pur sempre capire. Poi ci sono quelle che ti dimenticano per davvero, e te ne accorgi ancora di più perchè ti stanno vicino, non dicono nulla, e camminano per la propria strada.
Ci sono giorni che passano inosservati e li lasciamo andare ed altri che restano anche se passati ormai da anni. Ci sono giorni rimasti prigionieri di altri giorni in attesa di essere liberati. Ci sono giorni arrivati troppo presto ed altri aspettati da sempre che forse non arriveranno mai.
Ho milioni di istanti sottopelle in attesa di essere rianimati da una melodia, una foto, un odore. Ibernati sotto strati di quotidianità, uragani latenti in deserti silenti.
E io ci credo ancora! Credo che scrivere e tramandare ai posteri pace e amore, sia la salvezza dell’umanità. Credo ancora che sia possibile fermare la fame nel mondo, credo che sia possibile fermare le guerre, credo che sia possibile evitare folli spese militari e salvare, invece, vite umane, credo che sia possibile fare ancora rivoluzioni e cambiare sistemi indegni dell’uomo, credo sia possibile innamorarsi ancora.