Giuseppe Donadei – Anima
Il nostro limite è che ci preoccupiamo più della decadenza del nostro fisico che della crescita della nostra anima.
Il nostro limite è che ci preoccupiamo più della decadenza del nostro fisico che della crescita della nostra anima.
Per te che hai compreso il senso del tuo cammino, supera i baratri che ti sono innanzi e procedi fiducioso incontro a quel orizzonte chiaro che grida il tuo nome. Non cedere all’ingannevole parola che ti vuole, Essere, debole ed in balia dei venti. Tu sei un degno cavaliere, che cavalca un indomito e coraggioso destriero, avvezzo a grandi salti. Salta gli abissi dell’anima e procedi.
Io dentro non mi affeziono a tutti, non amo tutti. E se sento la mancanza è per chi ha solleticato il mio cuore, sussurrato qualcosa di buono alla mia anima. Non di certo per chi, spesso, te l’ha riempita di schiaffi. E non mi fido di tutti. Non tutti possono prendere spazio dentro me. Non a tutti concedo di “guardarmi davvero”.
Dall’involucro umano restiamo affascinati, ma è dall’anima che restiamo intrappolati.
Aldilà dell’orizzonte, v’è l’infinita leggerezza dell’essere.
Non riuscirai a tenere a bada un’anima inquieta, nemmeno se è tua. Quella è come un cane al guinzaglio che continua a tirare. Appena pensi di averla calmata se ne scappa con o senza di te.
Ognuno è infelice nella misura in cui crede di esserlo!