Giuseppe Donadei – Vita
Sono stanco delle parole che abbagliano, ho bisogno di pensieri che illuminano.
Sono stanco delle parole che abbagliano, ho bisogno di pensieri che illuminano.
Non capiremo mai fino a che punto le persone possono essere vere, sincere fin quando non le viviamo. Anch’io sono stata ferita, ma una possibilità va data, sempre perché negarla è negare anche a se stessi la possibilità di esser felici. E la vita non ci presenta mai troppe occasioni.
Chi procede sulla scala del successo, non dimentichi di salire posando il piede su ogni gradino.
Davide ha vinto Golia, Daniele è uscito indenne dalla fossa dei leoni. Ho intrapreso una lotta con qualcosa e qualcuno più grande di me. Le prepotenze non le tollero, più sono grosse e più mi “fortifico”. La lotta è dura, spero al termine di poter dire come San Paolo: “ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede.”
Posso cadere in ginocchio infinite volte e mi rialzerò, ogni volta. Non mi troverò mai con la faccia schiacciata a terra, sconfitto e senza più la voglia di combattere. A nessuno e per nessuno motivo concederò questo sadico piacere.
Non ogni lavoro è ugualmente valido nella edificazione della persona e della società, ma soltanto quel lavoro che corrisponde alla vocazione personale di ciascuno e alla superiore economia della società.
La vita ci mette a confronto con molti “mostri” e il più pericoloso è quello nascosto dentro di noi: il nostro io.