Giuseppe Giusti – Vita
Beato chi può dire a se stesso: io ho asciugato una lacrima.
Beato chi può dire a se stesso: io ho asciugato una lacrima.
Nel corso della vita arriverai a un momento che ti sentirai solo più che mai, e in quel momento capirai che tutte le promesse che ti avevano fatto e gli aiuti che ti volevano dare erano solo parole. Parole vuote, parole di persone false ed egoiste; ma di persone che con la loro freddezza ci hanno insegnato che nella vita nulla è dato per scontato.
Amo la notte, silenziosa, lenta e misteriosa. Non si sente più alcuna voce umane, tutto è dolcemente affievolito. Ascoltiamo finalmente noi stessi. Per chi cerca un senso di serenità e di desiderata solitudine, la notte è positiva. Amplifica il desiderio di guardarsi dentro, di comunicare, di sapere e di creare. A ciascuno la notte regala i sogni, la dose giornaliera di follia. Quante cose illumina il buio: i pensieri, le emozioni, i desideri, le stelle. La luce che le persone speciali hanno dentro.
Dovremmo scambiarci le posizioni che occupiamo e da cui guardiamo le diverse prospettive della vita per imparare a capirci davvero; come guardiamo ciò che viviamo?
Ognuno metteva sul tavolo la propria idea, chi scommetteva la propria ragione avrebbe perso tutto per chissà ancora quanto tempo. In palio c’era la Libertà, e non tornavamo mai a mani vuote.
Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre “qualcuno”. Mentre un uomo – non dico lei, adesso – un uomo così in genere, può non essere “nessuno”.
Felice vita quella che si inizia con l’amore e termina con l’ambizione. Fin che c’è in noi qualche ardore, possiamo essere amati. Poi questo fuoco si spegne: allora come è bello e grande il posto per l’ambizione.