Giuseppe Nazareno Caruso – Sport
C’è chi piange per un pallone, c’è chi piange per una donna e c’è chi piange per entrambi.
C’è chi piange per un pallone, c’è chi piange per una donna e c’è chi piange per entrambi.
Tratta una donna male e si sentirà amata, trattala bene e si sentirà ingannata.
Lei, laggiù in fondo, mi deve ascoltare. Altrimenti io sto qui a parlare ad minchiam.
Per la mia carriera devo ringraziare i miei genitori specialmente mio padre e mia madre.
L’importante non è vincere, ma partecipare per poter vincere.
Il portiere, in partita, è come un rigorista. Deve avere la mente libera, svuotare ogni tipo di pensiero ed acquisire freddezza. In rapporto con un rigorista: ogni parata fatta equivale ad un rigore segnato, ma ogni gol preso ad un rigore sbagliato.
Ma davvero credete che tutto ciò che si vede sia reale?