Giuseppe Scopelliti – Frasi sulla Natura
Quando tutto scompare, qualcosa rimane. Non è un sentimento ne qualche tipo di luce, è solo un oscuro ma sereno e silenzioso buio.
Quando tutto scompare, qualcosa rimane. Non è un sentimento ne qualche tipo di luce, è solo un oscuro ma sereno e silenzioso buio.
Non mi fa paura nessun elemento della natura, ma quello che di umano c’è intorno.
La natura è la mia droga. Quando sto troppo lontana da essa vado in crisi di astinenza.
Impigliata nelle trame del cielo, lascio che il blu della notte mi precipiti addosso.
Spalanca la finestra, ecco il mattino: un acquerello acceso che s’è incorniciato d’oro si stende pian piano sul volto stanco della notte.
La notte è calda, la notte è lunga, la notte è magnifica per ascoltare storie.
Oggi in giardino c’è festa, cinguettano gli uccellini, volano qua e là, senza una direzione. Si rincorrono, salgono e poi scendono, allegri chiacchiericci come tumultuosa scolaresca il primo giorno di scuola. Quante cose dell’inverno avranno da raccontarsi, chissà. I primi germogli dei narcisi, i fiori bianchi e rosa del pesco, i primi getti del giglio, fiori selvatici spontanei sconosciuti che timidamente si affacciano miracolo della natura finora sonnecchiante e assente. Poi boom, un esplodere a “nuova vita”. Ammirata penso. Ecco, forse accade così anche agli esseri umani quando, per la troppa sofferenza, subiscono una sorta di trauma. Inconsapevolmente forse si appartano, si chiudono, entrano in un mondo tutto loro fatto di silenzi e di ricordi che pungono. Si sentono abbattuti, quasi sconfitti e restano lì, inermi con l’inverno nel cuore, cadono in un simbolico letargo, esattamente come in inverno la natura: vivi sì, ma dormienti in attesa di qualcosa, di un pungolo, della primavera forse, la primavera come sorta di rinnovamento, di nuova vita, di risveglio, di rinascita, la primavera come stagione di nuovi colori nuovi profumi nuovi sproni. La tanto attesa primavera nel cuore.