Giuseppe Sessa – Comportamento
Vorrei avere l’umiltà di un diversamente abile per farla mia: conservarmi semplice, così da non sapere giudicare ciò che non sono, ed avere più tempo per diventare un uomo migliore.
Vorrei avere l’umiltà di un diversamente abile per farla mia: conservarmi semplice, così da non sapere giudicare ciò che non sono, ed avere più tempo per diventare un uomo migliore.
Il coraggio di fareUn abbraccio desiderato da colui che non sapeva,mi sono sperimentata e l’ho avvolto nel mio abbraccio eda quel giorno non più desiderioma manifestazione di entrambi nell’abbracciarci…lui era mio padre.
Non chiedetemi di essere migliore di quel che sono: potrei riuscirvi.
Sono stanca delle prese in giro e della gente dai falsi sorrisi. Adesso basta, la festa è finita: tiro fuori il peggio che è in me!
Sentirsi furbi non vuol dire essere intelligenti.
Perché tanto c’è sempre un “vaffa” da regalare. Uno di quelli piazzato come una bomba a mano dietro una qualsiasi porta. Uno di quelli eterni, di quelli che cacci fuori senza urlare ma tutti d’un fiato. Partano dallo stomaco, ma nascono nel cuore. Per questo quando escono sono sempre “maledettamente sinceri”.
L’uomo che proferisce parole cattive non deve aspettarsi di ricevere parole buone.