Graziella Veri – Frasi sulla Natura
Ogni giorno che mi sveglio ringrazio il Signore… la natura esplode intorno a me… con colori e profumi di rose e io mi faccio abbracciare da lei teneramente perdendomi nell’immenso.
Ogni giorno che mi sveglio ringrazio il Signore… la natura esplode intorno a me… con colori e profumi di rose e io mi faccio abbracciare da lei teneramente perdendomi nell’immenso.
La natura è un dipinto a colori su una tela nera.
Madre natura è perennemente incinta d’incanto e dinanzi al vagito di un arcobaleno, al parto di un’alba dal mare, al travaglio lunare, tutti i bambini dai zero ai cento anni strabuzzano gli occhi. Nessuno è immune alla sua meraviglia.
Il paradosso è suggestivo: l’equilibrio ecologico si è mantenuto relativamente intatto in alcune delle isole Figi perché l’uomo bianco non ha osato addentrarsi nell’arcipelago a causa del cannibalismo. È un paradosso, eppure non mi dispiace il fatto che una specie animale, in un periodo di carestia, approfitti dei propri simili piuttosto che competere per lo sterminio di altre specie. Non ho difficoltà ad ammettere che il cannibalismo sia una violazione di ciò che definiamo “diritti naturali” dell’uomo, ma la sconsideratezza ecologica del mondo occidentale è, altrettanto palesemente, una violazione dei doveri dell’umanità. Ora, se il concetto di “diritti umani” ha una storia lunga più di duemila anni, io mi chiedo: quando saremo maturi per il concetto di “doveri naturali”?
L’Amore di Dio per noi sta nell’averci donato le magnificenze della natura, dovremo contraccambiarlo amandola e proteggendola senza riserve.
Che imbecilli. Mi ripugna il pensare che sto per rivedere le loro facce ottuse e piene di sicurezza. Legiferano, scrivono romanzi populisti, si sposano, hanno l’estrema stupidità di fare figli. E frattanto la grande natura incolta s’è insinuata nella loro città, s’è infiltrata dappertutto, nelle loro case, nei loro uffici, in loro stessi. Non si muove, si mantiene ferma in essi, essi vi stan dentro in pieno, la respirano e non la vedono, credono che sia fuori, a venti miglia dalla città. Io la vedo, questa natura, la vedo… So che la sua sottomissione è pigrizia, so ch’essa non ha leggi: quella che scambiano per la sua costanza… Non ha che abitudini, e le può cambiare domani.
Due distese azzurre che fanno la gara per vedere chi è più infinita.