Graziella Veri – Scienza e tecnologia
La tecnologia è il gioco più bello che ci sia… purché l’uomo continui a usare il cervello e non diventi una mania… in fondo è pur sempre un gioco.
La tecnologia è il gioco più bello che ci sia… purché l’uomo continui a usare il cervello e non diventi una mania… in fondo è pur sempre un gioco.
Non mi sottoporrei mai a nessun intervento di chirurgia estetica se non per aumentare in modo considerevole la materia cerebrale.
Una nuova verità scientifica non trionfa perché convince i suoi oppositori facendo vedere loro la luce, bensì perché i suoi oppositori alla fine muoino e nasce una nuova generazione a cui la nuova verità è familiare.
Riporre fiducia nella scienza significa credere che esista una “reale salvezza” anche quando si precipita vorticosamente nel folle, misterioso baratro dell’impossibile.
I fisici teorici parlano di universi paralleli da decenni ma non li possono ancora dimostrare, mentre i comuni bugiardi ne creano ogni giorno da millenni e si vengono quasi sempre a scoprire.
Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali. Si può parlare, semmai, di un nucleare innovativo.
Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza.