Guido Cavani – Stati d’Animo
Ora guardavano lontano tutti e due, stupiti che quella gran pace che era nelle cose non fosse anche dentro di loro. Placida pensò che la vera pace era dietro il muro a cui stavano appoggiati.
Ora guardavano lontano tutti e due, stupiti che quella gran pace che era nelle cose non fosse anche dentro di loro. Placida pensò che la vera pace era dietro il muro a cui stavano appoggiati.
Si può considerare folle uno che canta o ascolta musica, sotto la pioggia, con le cuffie del suo lettore mp3 alle orecchie. Non credo ma se lo fosse, io sono un folle. Quello che si prova è indescrivibile, sia se siamo felici o malinconici. Un senso di purezza, di liberazione, di libertà assoluta. La pioggia che invade il nostro corpo, la musica nell’anima e la persona amata nel cuore.
L’odio è un compagno di viaggio molto egoista, non permette altre emozioni.
Niente è semplice quando si tratta di sentimenti, niente è semplice quando ci si mette il cuore. A volte ci si affeziona e va bene e a volte ci si affeziona e ci si illude. Ecco è la vita!
Voglio essere povero per non essere infelice.
A volte decido di sparire da tutto e da tutti perché in quel momento necessito di vivere solo di me stessa.
A volteè là che svolazzafra pensieriquel senso d’amicizia,è tocco gentilesu una gota,quasi materno respirodi un far coraggio,ed io che mi rigirospesso in malinconietrovo improvviso,tra pieghe di labbra,un sorriso,e speciale diventaallora anche il silenzio.