Guido Paolo De Felice – Ricordi
Sei stata un sogno così grande che se si fosse realizzato non ti avrebbe reso giustizia.
Sei stata un sogno così grande che se si fosse realizzato non ti avrebbe reso giustizia.
Quel giorno che i miei occhi si sono specchiati nei tuoi e il tuo respiro ha accarezzato la mia pelle ho capito che se ci credi i sogni si avverano.
A volte le mappe della memoria sono offuscate dalla polvere del tempo e i ricordi diventano solo un frammento senza certezze.
Si ricorderanno di te quelle persone che hanno saputo leggerti dentro e ti ricorderai di loro se hanno anche saputo sfiorarti. Si dimenticheranno di te e ti dimenticherai invece di coloro che con superficialità avranno osservato e giudicato. E posso assicurarti che non sarai la sola, in molti si dimenticheranno di loro; essendo persone prive di qualità e contenuto.
Com’era facile da piccola far sparire i dolori. Mi sedevo in un angolo per terra e abbracciavo le mie ginocchia, poi piangevo. Un pianto disperato e liberatorio. Alla fine si tirava su il naso e si pensava: beh, non sarà la fine del mondo. Adesso è tutto maledettamente complicato, così complicato che preferisci pensare che sei troppo grande per abbracciare le tue ginocchia, invece di ammettere che adesso, non sei più in grado di tirare su col naso e andare avanti.
Chiediti se stai creando ricordi. Se l’ultimo risale ad un mese fa, significa che per un mese non hai vissuto. Se non crei nuovi ricordi, stai vivendo di ricordi.
Se pochi sono coloro che sanno scegliere, ancora meno sono coloro che sanno quando è necessario rinunciare.