Guido Paolo De Felice – Stati d’Animo
Non ci si trova, ci si riconosce.
Non ci si trova, ci si riconosce.
Sono diventata insofferente a troppe cose, lo schifo che vedo, che sento e che percepisco nell’aria, ho capito che più lo analizzo e più lo vedo e più puzza, più mi disturba. Ho aperto gli occhi. Grazie a questo! Agli occhi altrui ho perso quello sguardo di bimba, sognatrice ma l’apparenza inganna, l’amore, la speranza regna dentro me, in quell’angolo che ancora mi fa emozionare per un semplice sguardo “innamorato”, per uno sfiorarsi di mani, per un abbraccio silenzioso ma caloroso. Lo schifo non mi ha cambiata, affatto! Ho solo capito chi è degno di vedere la mia parte più dolce!
La mattina apro il giornale, e vedo sempre più merda. Non c’è mai una cazzo di buona notizia. La difficoltà di accettazione degli eventi, aumenta. Alcuni diranno che è la grazia di Dio quella che ci da la forza per sopportare tutta questa merda ogni santo giorno. Ma la maggior parte sarà d’accordo sul fatto che semplicemente non c’è nessun posto in cui andare.
La vera tristezza sai chi me la fa? Chi si nasconde, chi non saprà mai se è stato voluto bene per quello che è o perché ha mostrato altro di sé. La vera tristezza è che il valore di un abbraccio vero sta scomparendo!
E, un giorno ti svegli, sei libera leggera di volare, ma non voli, pesante fardello è la vita, ti dici! Ti soffermi nel tuo pensiero guardi l’orizzonte davanti a te, posi quel fardello cosi pesante, in fondo non cambia nulla se lo abbandoni un attimo, fatto! Chiudo gli occhi e, riprendo a volare.
Sono cresciuto su una strada, ho mangiato e dormito più in strada che in una vera casa e sono riuscito ad imparare il rispetto e il valore della sincerità molto di più di alcuni che hanno vissuto coccolati in egregie famiglie.
Adoro quelle dolci sensazioni quando si tramutano in emozioni.