Guillaume Musso – Libri
“Qual è stata l’ultima volta che ti ho baciata?” Chiede lui posandole una mano sul collo.”Ben un minuto fa.””Un’eternità”, mormora lui stringendola a sé.
“Qual è stata l’ultima volta che ti ho baciata?” Chiede lui posandole una mano sul collo.”Ben un minuto fa.””Un’eternità”, mormora lui stringendola a sé.
L’ossigeno che tiene in vita la tua anima è la volontà di realizzare i suoi sogni.
Non sono mai stato così solo, una buona condizione per innamorarsi o perdersi. Mi sono innamorato, non della prima, dell’isola, ma della sorella, sedici anni, spaventosa di volontà e bellezza. Aveva mani spellate da un malanno, il solo che ho amato. Veneravo quelle dita screpolate, rosse, indolenzite, non l’ha creduto mai. Fosse stata lebbra gliel’avrei leccata per appiccicarmela alla lingua, fosse stata morte l’avrei voluta io. Meno di questo, l’amore non è niente.
Ecco perché ero là. Ecco perché ero pronta ad affrontare qualunque accoglienza, al mio rientro. Perché, dietro alla rabbia e al sarcasmo, Jacob soffriva. Ormai glielo leggevo negli occhi. Non sapevo come aiutarlo, ma sapevo di doverci provare. Era il minimo che potessi fare per lui. Perché mi sentivo colpita dal suo stesso dolore. Jacob era diventato parte di me, ormai era impossibile tornare indietro.
Nei miei sogni di adolescente, lei e io saremmo sempre stati due amanti che fuggivano in sella a un libro, pronti a dileguarsi in un mondo immaginario fatto di illusioni di seconda mano.
Dopo quello di Venere ed il tuo, non c’è viso più bello. E se non credi alle mie parole, guarda tu stessa. Come tutti gli astri scompaiono al confronto del tuo chiarore quando risplendi argentea con i tuoi raggi luminosi, cosi lei è la più bella tra le belle: se non ci credi, la tua luce è cieca.
L’abilità di uno scrittore di massime sta nel nascondersi, nel non farsi vedere. Tanto più gli riesce di colpire, quanto più egli è irriconoscibile, inidentificabile, impersonale.