Gustave Flaubert – Amico
Ciascuno mostra quello che è dagli amici che ha.
Ciascuno mostra quello che è dagli amici che ha.
Essere amico e andare d’accordo con tutti è una vera impresa. Il punto fermo è esserlo nei propri confronti. Dobbiamo diventare l’amico di noi stessi e interagire con il nostro essere, solo così avremo un approccio con gli altri.
Io sono il Primo e l’Ultimo e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi.
Meno chiediamo a un amico, più a lungo ci resta male.
Gli inviti alle feste di compleanno sono gli unici momenti in cui capisci davvero chi…
Che ci posso fare se amo chi resta. Se amo le persone che non dicono solo ci sono, ma al mio fianco ci restano. Che ci posso fare se non porto rancore, se alla lunga amo più il mio sorriso e il mondo colorato intorno. Che ci posso fare se da alcune persone poi mi stacco, senza dispetti o altro, perché a nascondino si giocava da bambini, adesso non più. Che ci posso fare se sono un ammasso di imperfezioni ma “tutto cuore”. Mi amo così fragile, imperfetta e strana. Vivo tutto di pancia e cuore, piango davanti ad un buon libro, un’emozione inaspettata, un film o di fronte a “buone intenzioni”. Mi chiudo se non vedo o leggo rispetto o semplicità e verità. Sono così e non cambio. Sono così e non ho intenzione di cambiare.
Un amico non lo puoi costruire, lo trovi già montato devi solo accettarlo.