Gustave Flaubert – Religione
L’umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: è Dio! E quel Dio, essa lo mangia!
L’umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: è Dio! E quel Dio, essa lo mangia!
Dio è morto e l’uomo moderno l’ha ucciso.
Siamo incalzati in ogni modo, ma non alle strette da non muoverci; siamo perplessi, ma non assolutamente senza via d’uscita.
Il Signore non sta nel tabernacolo per sé, ma per noi, perché ama stare vicino ai figli degli uomini e sa pure che abbiamo bisogno della sua presenza.
Dio deve essere nascosto all’ufficio delle imposte. Ogni anno mi pizzica.
Il Figlio di Dio ha dimostrato di essere potente come divinità, ma quando tutto ed egli stesso saranno consumati per sempre nei suoi desideri, risponderà anche non volendo ad una questione fondamentale: quanto valeva in realtà come uomo.
Nel mio viaggio in cerca di Dio ho incontrato molti falsi Dei, camuffati da predicanti, profeti e da portatori di ogni tipo di bene, ma per quello che ho potuto apprendere era solo materiale. Materiale di scarto senza spiritualità ed umanità. Tra i miei giorni in cerca di Dio, rovistando tra lusso e lussuria, tra ingordigia non solo di cibo ma di egoismo, superiorità e superficialità, ho capito che stavo sbagliando strada. Dio è tutt’altro che questo. Dio è umanità, ricchezza di cuori non di tasche. Dio è fratellanza e soprattutto rispetto. Nel mio viaggio in cerca di Dio ho scoperto che la vera ricchezza è riposta nella speranza che persone umili e coraggiose ripongono ogni giorno per il nuovo giorno. Dio è fra i poveri, tra gli ammalati, i sofferenti, i senza tetto, gli affamati. Dio è in ognuno di noi, che cerca in ogni modo, ogni giorno, di contribuire a rispettare e salvaguardare le anime altrui, vivendo i colori della vita con ottimismo e speranza.