Gustave Flaubert – Tempi Moderni
Ottimista è chi dice: “Domani è domenica”; pessimista chi dice: “Dopodomani è lunedì”.
Ottimista è chi dice: “Domani è domenica”; pessimista chi dice: “Dopodomani è lunedì”.
Il sogno americano è, forse, una grande e luccicante illusione. La verità è che l’Europa è stata – ed è ancora – la culla della civiltà, e si è sempre distinta in ogni campo. Il nostro continente è un concreto esempio dell’ideale del “self-made”. Noi tutti siamo capaci di essere artefici di noi stessi, ma la modernità ci spaventa e al contempo ci impone di omologare il nostro essere ai modelli luccicanti del capitalismo, che è simbolo di quell’America la quale ci appare sempre più vicina di quanto in realtà non sia.
Questa è l’epoca dello sberleffo gratuito, in cui, indubbiamente, predomina il sentimento della frustrazione.
Non appoggerò i piedi su Marte: non calpesterò il sogno.
È meglio sopprimere del tutto i discorsi che non conducono ad alcun tipo d’azione.
Sono stati i Fenici ad inventare il denaro, ma perché così poco?
Vogliamo il sole, ma non sappiamo aspettare la fine della pioggia. Vogliamo l’amore, ma non sappiamo lottare abbastanza. Vogliamo il bene di tutti, ma non sappiamo essere d’esempio. Al giorno d’oggi, vogliamo quasi tutti “troppo”, ma ben pochi sono disposti a qualche sacrificio.