Hannah Arendt – Libri
Io non credo che possa esistere qualche processo di pensiero senza esperienze personali. Tutto il pensiero è meditazioni (Nachdenken), pensare in seguito a una cosa.
Io non credo che possa esistere qualche processo di pensiero senza esperienze personali. Tutto il pensiero è meditazioni (Nachdenken), pensare in seguito a una cosa.
Scrivere è semplice. Basta sedersi dinanzi al mare e ascoltare ciò che il mondo ha da dire, io sono mero esecutore di un dettato emozionale.
Il padiglione cancro era il numero tredici. Pàvel Nikolàeviĉ Rusànov non era mai stato superstizioso, né avrebbe potuto esserlo, ma ebbe un tuffo al cuore quando vide scritto “padiglione N. 13” sul suo foglio di ricovero. Possibile non avessero avuto abbastanza buon senso da dare quel numero al padiglione delle protesi o a quello di patologia intestinale?Ma era quella clinica, ormai, l’unico posto in tutta la repubblica, in cui si poteva fare qualcosa per lui.
Sono solo parole, dopotutto, e io sto qui a elemosinarle, come un mendicante.
Grande è la Verità, e suprema sopra ogni cosa.
Non riuscì più a pensare. Un formicolio si era impadronito di lui, paralizzandogli braccia, gambe e cervello. Era troppo vicina. Vedeva ogni lacrima appesa alle sue ciglia.
Amore mio, non potermi vedere più fisicamente ti ha lasciato un dolore che ti fa rifiutare la vita. Sappi che questa è l’unica cosa che può farmi soffrire e perciò promettimi che troverai la forza necessaria per reagire e continuare a vivere come quando mi vedevi, mi toccavi, mi interrogavi ed io ti rispondevo. Sappi che sono egualmente vicino a te, anzi, più di prima; e che l’amore che ci unisce e ci lega indissolubilmente ti condurrà a rivedermi, riabbracciarmi, riavermi. Le nostre strade sono solo momentaneamente ed apparentemente divise, ma al di là del velo che ti separa da me, e che dà corpo al romanzo della vita, noi siamo una cosa sola.