Hans Magnus Enzensberger – Televisione
La televisione è puro terrorismo. La parola scompare, e con la parola ogni possibilità di riflessione.
La televisione è puro terrorismo. La parola scompare, e con la parola ogni possibilità di riflessione.
“È vero, niente televisione durante l’anno scolastico, è un principio sul quale non abbiamo mai voluto transigere!”Niente televisione, ma pianoforte dalle cinque alle sei, chitarra dalla sei alle sette, danza il mercoledì, judo, tennis, scherma il sabato, sci di fondo ai primi fiocchi di neve, corso di vela ai primi raggi di sole, ceramica i giorni di pioggia, viaggio in Inghilterra, ginnastica ritmica…Nessunissima possibilità lasciata al più piccolo quarto d’ora di faccia a faccia con se stesso.Guerra al sogno!Dagli alla noia!La bella noia…La lunga noia…Che rende possibile la creazione…”Facciamo in modo che non debba mai annoiarsi.”
La tv vista da questa parte dello schermo non è poi così malvagia come sembra: proietta solo la vita là fuori, è buona o cattiva né più né meno del mondo reale. È la più grande opportunità offerta dalla tecnologia moderna di osservarci per come realmente siamo.
Essere schiavi dell’informazione infetta, è la più grave piaga dell’umanità!
Il fatto che certa gente insulsa scriva o parli a vanvera in tv non è grave, il fatto grave è che questi malsani personaggi trovano chi li segue; è proprio vero l’uomo moderno come i suoi predecessori è fondamentalmente masochista.
Per sopravvivere in televisione senza diventare l’imitazione di sé stessi occorre un solido senso della misura, il coraggio di sparire ogni tanto.
La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia famigliare in un semicerchio.