Harjashan Singh – Vita
La vita è un fiume di tristezza che sfocia nella morte.
La vita è un fiume di tristezza che sfocia nella morte.
Il tempo passa i sogni cambiano ma certe “presenze” non le dimentichi. Stanno sempre lì dove tieni le persone speciali, nell’anima.
Si decide di restare soli perché oggi incontrare qualcuno a cui tu piaccia così come sei è estremamente improbabile, la gente ti fa a pezzi se non ci stai attenta, prima ti da i brividi poi ti lascia i lividi, per questo non mi convincono quelli dal ti amo facile; quelli che amano soffrono e poi passano ad un amore successivo cancellando il precedente con un colpo di spugna. Diffido di quelli che ti dicono sei solo un amica/o e poi cambiano idea e poi la ricambiano ancora e ancora, diffido di tutto e tutti; di ciò che mi accade intorno non so nulla e non ho certezze, so solo che ci vuole una mano gentile per sfiorare un anima buona come la mia.
Adattarsi è una vergogna, è come fuggire.
Non voglio la calma piatta e non cerco neanche la tempesta… mi basta solo che soffi sempre il vento!
La qualità della nostra vita passa anche attraverso la comprensione del valore di ciò che facciamo su questo mondo, ma anche dal capire a cosa rinunciamo per svolgere tali attività.
Le lacrime avran del cuore la sembianza, se avrai saputo della sua musica far danza.