Heinrich Heine – Frasi Sagge
Essere appassiti, sfogliati, persino calpestati dai rudi piedi della sorte: questa, amico, è sulla terra la sorte del bello e del dolce.
Essere appassiti, sfogliati, persino calpestati dai rudi piedi della sorte: questa, amico, è sulla terra la sorte del bello e del dolce.
L’invidioso si fa male da solo ma scrivere questo è inutile perché è una cosa già detta e poi l’invidioso alcune volte non sa di esserlo. L’invidia crea un muro che non può portare nemmeno al semplice stare bene. Ci sono anche individui che dicono di non essere invidiosi, ma quel seme lo portano eccome, soprattutto quando si sforzano di non esserlo. Se vai al lavoro, all’università, al bar e per strada ne vedi tanti ma inutile dare peso a questo o credersi migliori. Ci vuole una mente calma e bisogna essere veri per capire cosa si ha dentro.
Il mondo ha un bell’invecchiare: non cambia. Può darsi che l’individuo si perfezioni, ma la moltitudine dell’umanità non diventa né migliore né peggiore.
Quando mi accorgo di essere diventato grande mi spavento e mi preoccupo di come si farà a tornare bambino.
Ieri è una certezza, oggi una scommessa, domani una promessa.
Non importa il groviglio che hai dentro, importante è che tu sia sempre in grado di recuperare il capo della matassa.
Quando incontrate persone virtuose cercate di emularle, quando incontrate persone che tali non sono, guardate in voi e meditate. Se viaggiassimo in tre, certamente avrei sempre un maestro accanto: dell’uno coglierei i pregi per trarne esempio, dell’altro coglierei i difetti per emendarmi. Pertanto è essenziale l’altrui presenza, giacché è nel rapporto con l’altro che si attiva il pensare e l’agire dell’uomo.