Heinrich Heine – Stati d’Animo
Non chiedetemi che cosa ho, ma che cosa sono.
Non chiedetemi che cosa ho, ma che cosa sono.
Ci sono giorni in cui non vuoi pensare al domani, e giorni in cui non vuoi pensare all’ieri, e poi c’è oggi, l’oggi che appartiene all’oggi e non al domani, all’oggi che ti fa dimenticare l’ieri.
Qualsiasi sentimento, che sia positivo o negativo, è indipendente dalla nostra volontà.
Ci si abitua a tutto, perfino al dolore. Ecco perché quando ci si trova a viverlo, non si sente più nemmeno l’esigenza di esternarlo. Lo si tiene nel cuore, lasciandosi cullare da esso. Il dolore ha il pregio di recare conforto. Se non altro, ci ricorda di essere vivi.
Per una volta nella vita bisogna farsi guidare dalle emozioni. Bisogna infrangere le regole dei luoghi comuni, degli stereotipi dell’umana società. L’uomo si impone limiti per non sentire la sua essenza e alla fine perde nel cammino le sue emozioni.
La cura per qualsiasi cosa è l’acqua salata: il sudore, le lacrime o il mare.
Il dispiacere è la tranquillità ricordata nell’emozione.