Heinz Gunther Konsalik – Morte
Non riuscire a capire la morte è la più grande tragedia dell’umanità.
Non riuscire a capire la morte è la più grande tragedia dell’umanità.
La morte mi è rimasta accanto per molti anni, mi serviva il suo monito perché volevo essere migliore e non perdere nemmeno un prezioso istante di quelli che restavano. Il tempo è trascorso in questa fatica immane, un sentiero sempre in salita ed ora, che finalmente siedo in cima alla vetta godendo del paesaggio, mi accorgo che la morte mi ha lasciata sola a festeggiare la meritata conquista.
Non muori quando la tua anima abbandona il tuo corpo. Cambi solo dimensione. Sei davvero morto quando la tua anima ti resta indifferente.
Perché vi disperate? Non sapevate che dal giorno in cui sono nato, la natura mi ha condannato a morire? Meglio farlo in tempo, col corpo sano, per evitare la decadenza.
Anche la morte aveva un cuore ma nessuno, per quanto fosse buio il suo destino, ha mai teso una mano.
Morire sarà una sgradevole grande avventura.
La vita e la morte fanno di noi quello che vogliono, l’unica carta che possiamo giocare è stabilire cosa vogliamo noi dalla vita e dalla morte.
La morte mi è rimasta accanto per molti anni, mi serviva il suo monito perché volevo essere migliore e non perdere nemmeno un prezioso istante di quelli che restavano. Il tempo è trascorso in questa fatica immane, un sentiero sempre in salita ed ora, che finalmente siedo in cima alla vetta godendo del paesaggio, mi accorgo che la morte mi ha lasciata sola a festeggiare la meritata conquista.
Non muori quando la tua anima abbandona il tuo corpo. Cambi solo dimensione. Sei davvero morto quando la tua anima ti resta indifferente.
Perché vi disperate? Non sapevate che dal giorno in cui sono nato, la natura mi ha condannato a morire? Meglio farlo in tempo, col corpo sano, per evitare la decadenza.
Anche la morte aveva un cuore ma nessuno, per quanto fosse buio il suo destino, ha mai teso una mano.
Morire sarà una sgradevole grande avventura.
La vita e la morte fanno di noi quello che vogliono, l’unica carta che possiamo giocare è stabilire cosa vogliamo noi dalla vita e dalla morte.
La morte mi è rimasta accanto per molti anni, mi serviva il suo monito perché volevo essere migliore e non perdere nemmeno un prezioso istante di quelli che restavano. Il tempo è trascorso in questa fatica immane, un sentiero sempre in salita ed ora, che finalmente siedo in cima alla vetta godendo del paesaggio, mi accorgo che la morte mi ha lasciata sola a festeggiare la meritata conquista.
Non muori quando la tua anima abbandona il tuo corpo. Cambi solo dimensione. Sei davvero morto quando la tua anima ti resta indifferente.
Perché vi disperate? Non sapevate che dal giorno in cui sono nato, la natura mi ha condannato a morire? Meglio farlo in tempo, col corpo sano, per evitare la decadenza.
Anche la morte aveva un cuore ma nessuno, per quanto fosse buio il suo destino, ha mai teso una mano.
Morire sarà una sgradevole grande avventura.
La vita e la morte fanno di noi quello che vogliono, l’unica carta che possiamo giocare è stabilire cosa vogliamo noi dalla vita e dalla morte.