Hermann Hesse – Libri
Sognò: stava costruendo un enorme muro con tantissimi libri. Cresceva alto, vedeva solo quello, il suo compito era di accatastare tutti i libri del mondo in una grande costruzione.
Sognò: stava costruendo un enorme muro con tantissimi libri. Cresceva alto, vedeva solo quello, il suo compito era di accatastare tutti i libri del mondo in una grande costruzione.
Dalla paura al dolore e dal dolore alla libertà.
Meglio regnare all’Inferno, che servire in Paradiso.
Pupi siamo caro Fifi, lo spirito santo entra in noi e si fa pupo.
Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere.
“Isabella”. Pronunciò il mio nome completo con attenzione; poi, con la mano libera, giocò con i miei capelli, scompigliandoli. Quel contatto così casuale mi scatenò una tempesta dentro. “Bella, arriverei a odiare me stesso, se dovessi farti del male. Non hai idea di che tormento sia stato”, abbassò gli occhi, intimorito, “il pensiero di te immobile, bianca, fredda… di non vederti più avvampare di rossore, di non poter più cogliere la scintilla nel tuo sguardo quando capisci che ti sto prendendo in giro… non sarei in grado di sopportarlo”. Mi fissò con i suoi occhi meravigliosi e angosciati. “Ora sei la cosa più importante per me. La cosa più importante di tutta la mia vita”.
Sono qui per esseri amico. Il tuo migliore amico, un’ultima volta.
Dalla paura al dolore e dal dolore alla libertà.
Meglio regnare all’Inferno, che servire in Paradiso.
Pupi siamo caro Fifi, lo spirito santo entra in noi e si fa pupo.
Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere.
“Isabella”. Pronunciò il mio nome completo con attenzione; poi, con la mano libera, giocò con i miei capelli, scompigliandoli. Quel contatto così casuale mi scatenò una tempesta dentro. “Bella, arriverei a odiare me stesso, se dovessi farti del male. Non hai idea di che tormento sia stato”, abbassò gli occhi, intimorito, “il pensiero di te immobile, bianca, fredda… di non vederti più avvampare di rossore, di non poter più cogliere la scintilla nel tuo sguardo quando capisci che ti sto prendendo in giro… non sarei in grado di sopportarlo”. Mi fissò con i suoi occhi meravigliosi e angosciati. “Ora sei la cosa più importante per me. La cosa più importante di tutta la mia vita”.
Sono qui per esseri amico. Il tuo migliore amico, un’ultima volta.
Dalla paura al dolore e dal dolore alla libertà.
Meglio regnare all’Inferno, che servire in Paradiso.
Pupi siamo caro Fifi, lo spirito santo entra in noi e si fa pupo.
Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere.
“Isabella”. Pronunciò il mio nome completo con attenzione; poi, con la mano libera, giocò con i miei capelli, scompigliandoli. Quel contatto così casuale mi scatenò una tempesta dentro. “Bella, arriverei a odiare me stesso, se dovessi farti del male. Non hai idea di che tormento sia stato”, abbassò gli occhi, intimorito, “il pensiero di te immobile, bianca, fredda… di non vederti più avvampare di rossore, di non poter più cogliere la scintilla nel tuo sguardo quando capisci che ti sto prendendo in giro… non sarei in grado di sopportarlo”. Mi fissò con i suoi occhi meravigliosi e angosciati. “Ora sei la cosa più importante per me. La cosa più importante di tutta la mia vita”.
Sono qui per esseri amico. Il tuo migliore amico, un’ultima volta.