Hermann Hesse – Poesia
Poeta è qualcosa che si può soltanto essere, ma non diventare.
Poeta è qualcosa che si può soltanto essere, ma non diventare.
Un verseggiatore senza né cuore né anima è, piuttosto che un poeta, una fredda e inanimata penna o tastiera pensante.
L’uomo si distingue dal resto della natura soprattutto per uno strato gelatinoso di menzogna che lo avvolge e lo protegge.
[…] Solo lentamente, tra le sue crescenti ricchezze, Siddharta aveva preso qualcosa delle maniere degli uomini-bambini, qualcosa della loro puerilità e della loro timidità. Eppure li invidiava, li invidiava tanto più quanto diventava simile a loro. Li invidiava per l’unica cosa che a lui mancava e che loro possedevano, per l’importanza che essi riuscivano ad attribuire alla loro vita, per la passionalità delle loro gioie e delle loro paure, per l’angoscia ma dolce felicità del loro stato di innamorati eterni. Di sé, di donne, dei loro bambini, di onori e di ricchezze, di progetti e speranze, sempre questi uomini sono innamorati. Ma appunto questo egli non riusciva ad imparare da loro, questa gioia infantile e questa infantile follia.
Tutto diventa poesia quando ascolti il tuo cuore.
Tra gli uomini-bambini. “Povero io sono” disse Siddharta: “non possiedo niente, se è questo che intendi dire. Certamente sono povero, ma lo sono volontariamente, quindi non sono in miseria”.
Il poeta guarda il mondo come un uomo guarda una donna.