Hippolyte Adolphe Taine – Uomini & Donne
Ci si studia tre settimane, ci si ama tre mesi, ci si bisticcia tre anni, ci si sopporta trent’anni. E i figli ricominciano.
Ci si studia tre settimane, ci si ama tre mesi, ci si bisticcia tre anni, ci si sopporta trent’anni. E i figli ricominciano.
L’estate indiana è come una donna: morbida, calda, appassionata, ma incostante. Va e viene come e quando le pare e nessuno sa se arriverà davvero né per quanto si tratterrà.
Alle donne va detto chiaro e tondo quando non le si ama più. Se resti in silenzio non lasci una donna, la lasci aspettare…
Le donne dolci hanno sempre teso degli agguati agli uomini: nella culla, in cucina, in camera da letto. E sulle tombe dei figli, il luogo migliore per non cercare una scusa onde implorare pietà.
Credi forse che sarei stato maggiormente grato a tua madre se, anzichè farmi te e tuo fratello, avesse scritto un bellissimo romanzo? (da una lettera alla figlia)
Concepivo la libido come il corrispondente psichico dell’energia fisica, e quindi, più o meno, come un concetto quantitativo, che perciò non avrebbe dovuto essere definito in termini qualitativi. Non intendevo più parlare di istinti di fame, aggressivi, sessuali, ma considerare tutti questi fenomeni come manifestazioni diverse dell’energia psichica. Anche in fisica parliamo di energia e delle sue varie manifestazioni, come luce, calore, elettricità. Lo stesso vale anche per la psicologia: se concepiamo la libido come energia, possiamo averne una dimensione abbastanza unitaria. M’interessava stabilire anche per la psicologia un’uniformità simile a quella che nelle scienze naturali esiste come generale energetica.
Una donna è veramente appagata quando l’uomo che ama le riserva le attenzioni che merita.