Honoré de Balzac – Stati d’Animo
La solitudine è una bella cosa. Ma occorre qualcuno che vi dica che la solitudine è una bella cosa.
La solitudine è una bella cosa. Ma occorre qualcuno che vi dica che la solitudine è una bella cosa.
Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.
Ignori la verità perché soffrire ti spaventa maledettamente.
A volte irruento, umile, debole, forte, deciso e fragile, ecco forse questo sono io.
Le prigioni inespugnabili sono quelle invisibili.
Ho perso il tempo. Ho perso il tempo delle chiacchiere, quello dove parlavamo delle sfumature di colori di case che non ci appartenevano. Ho perso il tempo della spensieratezza, quello in cui avrei fatto qualsiasi cosa a costo zero.Ho perso il tempo dei sogni, quello in cui avrei detto qualsiasi cosa forse assurda senza dover badare a nessuno e senza che nessuno dovesse badare a me. Ho perso il tempo della sincerità, quello in cui avrei detto qualsiasi cosa di me a qualunque persona avessi avuto difronte. Ho perso il tempo dell’attesa, quello in cui vale mille volte più l’entusiasmo dei suoni che si stanno per avvicinare di quelli che forse già rimbombano nell’aria. Ho perso il tempo della malinconia, quel tempo strano in cui ti passa la voglia di fare tutto. Ho perso il tempo di sorridere, quello in cui ti senti un principe in mezzo ad una valle di re. Ho perso il tempo della vita, quello in cui non avevo tempo di scrivere perché ero troppo impegnato a correre.
Allora vorresti alzarti, uscire e sederti in mezzo al prato insieme al grande cane bianco, uno accanto all’altro perché allora non ti sentiresti più sola. Ci sarebbe solo silenzio sotto l’immenso cielo stellato e anche se non sai dove sei, sotto quel cielo, riconosceresti casa tua e ritroveresti quanto meno chi sei tu. Qualcuno tra le stelle si perde ma qualcuno, ogni tanto, si ritrova.