Humphrey Bogart – Cinema
La differenza tra la vita e un copione cinematografico è che il copione deve avere un senso.
La differenza tra la vita e un copione cinematografico è che il copione deve avere un senso.
Sebbene non sia nuova al lavoro cinematografico, Audrey Hepburn, l’attrice britannica che è stata la protagonista per la prima volta come la Principessa Anna, è una sottile, elfica, malinconica bellezza, al tempo stesso regale e infantile nel suo profondo apprezzare i semplici piaceri e l’amore. Benché sorrida coraggiosamente alla fine della storia, rimane una figura solitaria e penosa che deve affrontare un futuro soffocante.
Il cinema è la vita con le parti noiose tagliate.
La violenza cinematografica a volte salva.”Guerrieriiii giochiamo a fare la guerra?”Sognare un compagno di viaggio come Mickey Knox.Bere Latte +.Ammazzare 88 folli da sola.Replay. Replay. Replay.Per un animo tumultuosamente violento, una violenza così lontana ma così tangibile è la migliore via di fuga, quella con più ossigeno, da una realtà soffocante.
Il cinema è l’unica forma d’arte che – proprio perché operante all’interno del concetto e dimensione di tempo – è in grado di riprodurre l’effettiva consistenza del tempo – l’essenza della realtà – fissandolo e conservandolo per sempre.
Il cinema non morirà mai, ormai è nato e non può morire: morirà la sala cinematografica, forse, ma di questo non mi frega niente.
La differenza tra la vita e un copione cinematografico è che il copione deve avere un senso.