Ilaria Pasqualetti – Comportamento
Mi piace parlare con persone che capiscono ciò che dico e mi annoio a morte con quelle che sentono solamente senza nessuna intenzione di comprendere.
Mi piace parlare con persone che capiscono ciò che dico e mi annoio a morte con quelle che sentono solamente senza nessuna intenzione di comprendere.
Tutti dicono che non vogliono essere fottuti ma poi ti fottono alla grande.
Non chiedermi di cambiare perché non cambierò, chiedimi di non cambiare allora lo farò.
Tesoro, ricordi quando ti ho detto che non sono vendicativa? Mentivo!
Ti porterò rispetto quando tu lo porterai a me. Sarai ascoltato quando il tuo modo di rivolgerti a me sarà educato e non prepotente. Ti degnerò di attenzione quando comincerai a capire che non esisti solo tu. Avrai le risposte che vuoi quando le tue domande saranno domande e non ordini e pretese. Fino a quel momento da me avrai solo le risposte che meriti, il silenzio, l’indifferenza e per tapparti la bocca anche un vaffanculo!
La parole illudono e le persone deludono.
Non sempre i nostri rapporti hanno a che fare soltanto con livelli razionali e con persone reali. Anzi, capita spesso che il nostro interlocutore, che sia un figlio, un partner, un amico, un collega di lavoro o un capo, rappresenti simbolicamente un altro soggetto, generalmente della nostra infanzia e con il quale avremmo dei “conti da regolare”. Tenderemo a risparmiare la figura originaria e a riversare i risentimenti su un bersaglio sostitutivo, ossia contro una delle su accennate figure.