Ilaria Pasqualetti – Stati d’Animo
Amala questa vita, ama te stesso, ama quello che hai e che ti danno le persone a cui vuoi bene, ama l’umiltà con cui affronti tutto, perché sarà lei a renderti felice.
Amala questa vita, ama te stesso, ama quello che hai e che ti danno le persone a cui vuoi bene, ama l’umiltà con cui affronti tutto, perché sarà lei a renderti felice.
Conosci te stesso.Cogito ergo sum.Michelangelo: sono reale o immaginario?Sono un personaggio reale in un mondo realeosono un personaggio reale in un mondo irrealeosono un personaggio irreale in un mondo realeosono un personaggio irreale in un mondo irrealeosono un personaggio reale che immagina se stesso irreale in un mondo realeosono un personaggio reale che immagina se stesso irreale in un mondo irrealeosono un personaggio irreale che immagina se stesso reale in un mondo realeosono un personaggio irreale che immagina se stesso reale in un mondo irreale?Iocredo di essere un personaggio irreale che immagina se stesso irreale in un mondo irreale.Socrate e Cartesio: sempre più lontani!
Desideravo tutto questo con desiderio straordinariamente ardente. Bramavo la popolarità con una bramosia quasi cattiva. Mi sembrava che fosse un Eliso nell’intimità di quegli stessi bambini che ero destinato a odiare perché loro odiavano me. Non poca della vergogna provata ai giorni della scuola mi è rimasta addosso per tutta la vita.
Ogni mattina la notizia più bella l’aspetto dal cielo, ed è il sole.
Di cosa mi dovrei vergognare? Di aver creduto in persone e sogni che poi sono risultate essere solo belle illusioni costruite e contornate di bugie? Oppure delle lacrime versate nel momento in cui si apre bruscamente gli occhi di fronte alla realtà. No! Io non mi vergogno di questo, perché fa parte di me, sono solo stata vera, sono solo stata me stessa. Quando ho creduto, quando ho pianto e sofferto e anche quando mi sono arrabbiata regalando un sentito: “vaffanculo”!
La distanza uccide i sentimenti e i sogni a cui teniamo di più!
La felicità è l’unica punizione nella vita; dove la felicità fallisce, l’esistenza rimane un pazzo e lamentevole esperimento.