Ilaria Pasqualetti – Stati d’Animo
Alle volte mi fa più piacere stare sulle palle che sapere che sto simpatica, almeno qualcosa di ciò che penso e faccio arriva e si capisce.
Alle volte mi fa più piacere stare sulle palle che sapere che sto simpatica, almeno qualcosa di ciò che penso e faccio arriva e si capisce.
Siamo maschere che artificialmente vivono situazioni cercate, ma incapaci di confrontarci con i mutamenti di fronte cui la vita ci pone. Fragili come cartapesta, che di fronte agli urti della vita si sgretola, lasciandoci quale polvere in balia del vento.
Perché sia sempre primavera dentro di noi, non basta guardare sbocciare un fiore, perché esso lo fà naturalmente. Ma quando tutto è freddo e l’inverno dei sentimenti vuole avvolgerci, allora e solo in quel momento, fermiamoci, un solo istante di più e doniamo il nostro Amore. Quel fiore sboccerà sopra le pietre con il gelo e con il vento crescerà. Sarà forte e non temerà lo sgomento, perché la primavera dei nostri cuori è Amore, more, Amore, Amore.La primavera è nel cuore di ognuno di noi, se la si sa vedere. Il fatto è che quando ci vestiamo di inverno è così difficile spostare la nebbia che copre i nostri occhi e riuscire a vedere le prime piccole gemme sotto la neve. Ed io Il mio giardino interiore lo curo con amore. Sarebbe un sogno se la mia vita fosse sempre primavera con un tripudio di colori, regalatomi dai fiori, dai prati verdi e bagnati di rugiada e di tante gioie che solo i fiori serbano e regalano. In essi non posso sentirmi sola… e semmai c’è stato un tempo di solitudine, ora la primavera sboccerà come un fiore nel mio cuore mentre l’allegro cinguettio degli uccellini che sembrano augurarmi a modo loro un felice buon giorno.
La mente sbatte dove il rimorso duole.
Possiamo scusarci per tante cose, ma non possiamo sentirci in colpa di provare un sentimento.
Il cercare di comprendere le cose che ti detta il cuore, a volte può distruggerti, perché mette in conflitto anche il tuo capire.
Tu bevi vino per ubriacarti; io lo bevo perchè mi renda sobrio da quell’altro vino.