Immanuel Kant – Frasi sulla Natura
L’uomo deve mostrare bontà di cuore verso gli animali, perché chi usa essere crudele verso di essi è altrettanto insensibile verso gli uomini.
L’uomo deve mostrare bontà di cuore verso gli animali, perché chi usa essere crudele verso di essi è altrettanto insensibile verso gli uomini.
Dovremmo saper guardare con stupore e gratitudine i doni della natura: dai fili d’erba ai grandi alberi, dai piccoli insetti alla maestosità delle balene, dall’immenso mare alle cime innevate dei monti. Dovremmo, ma l’essere umano difficilmente apprezza quello che gli viene regalato.
La Terra è un paradiso. L’inferno è non accorgersene.
Cosa fareste se quel genio venisse applicato per fini del tutto contrastanti con i vostri interessi? Se doveste scegliere tra la vita di un uomo e il possesso di un angolo dell’universo non toccato dalle vostre mani, non esitereste. Siete contrari al senso comune, alla logica più elementare. Voi siete le vere incognite sociologiche, voi siete l’incalcolabile ed inconoscibile, e proprio in questo risiede la forza immensa che esercitate: nella bruta non-logica.
Sulle sabbie del deserto come sulle acque degli oceani non è possibile soggiornare, mettere radici, abitare, vivere stabilmente. Nel deserto come nell’oceano bisogna continuamente muoversi e cosi lasciare che il vento, il vero padrone di questa immensità, cancelli ogni traccia del nostro passaggio, renda di nuovo le distese, d’acqua o di sabbia, inviolate.
Serpentino torrente addormentato, sussurrano i tuoi pioppi sulla riva e tra le onde tue innocenti esplode il raggio dell’ultimo mio sole.
Le colombe sono i messaggeri del cielo.
Dovremmo saper guardare con stupore e gratitudine i doni della natura: dai fili d’erba ai grandi alberi, dai piccoli insetti alla maestosità delle balene, dall’immenso mare alle cime innevate dei monti. Dovremmo, ma l’essere umano difficilmente apprezza quello che gli viene regalato.
La Terra è un paradiso. L’inferno è non accorgersene.
Cosa fareste se quel genio venisse applicato per fini del tutto contrastanti con i vostri interessi? Se doveste scegliere tra la vita di un uomo e il possesso di un angolo dell’universo non toccato dalle vostre mani, non esitereste. Siete contrari al senso comune, alla logica più elementare. Voi siete le vere incognite sociologiche, voi siete l’incalcolabile ed inconoscibile, e proprio in questo risiede la forza immensa che esercitate: nella bruta non-logica.
Sulle sabbie del deserto come sulle acque degli oceani non è possibile soggiornare, mettere radici, abitare, vivere stabilmente. Nel deserto come nell’oceano bisogna continuamente muoversi e cosi lasciare che il vento, il vero padrone di questa immensità, cancelli ogni traccia del nostro passaggio, renda di nuovo le distese, d’acqua o di sabbia, inviolate.
Serpentino torrente addormentato, sussurrano i tuoi pioppi sulla riva e tra le onde tue innocenti esplode il raggio dell’ultimo mio sole.
Le colombe sono i messaggeri del cielo.
Dovremmo saper guardare con stupore e gratitudine i doni della natura: dai fili d’erba ai grandi alberi, dai piccoli insetti alla maestosità delle balene, dall’immenso mare alle cime innevate dei monti. Dovremmo, ma l’essere umano difficilmente apprezza quello che gli viene regalato.
La Terra è un paradiso. L’inferno è non accorgersene.
Cosa fareste se quel genio venisse applicato per fini del tutto contrastanti con i vostri interessi? Se doveste scegliere tra la vita di un uomo e il possesso di un angolo dell’universo non toccato dalle vostre mani, non esitereste. Siete contrari al senso comune, alla logica più elementare. Voi siete le vere incognite sociologiche, voi siete l’incalcolabile ed inconoscibile, e proprio in questo risiede la forza immensa che esercitate: nella bruta non-logica.
Sulle sabbie del deserto come sulle acque degli oceani non è possibile soggiornare, mettere radici, abitare, vivere stabilmente. Nel deserto come nell’oceano bisogna continuamente muoversi e cosi lasciare che il vento, il vero padrone di questa immensità, cancelli ogni traccia del nostro passaggio, renda di nuovo le distese, d’acqua o di sabbia, inviolate.
Serpentino torrente addormentato, sussurrano i tuoi pioppi sulla riva e tra le onde tue innocenti esplode il raggio dell’ultimo mio sole.
Le colombe sono i messaggeri del cielo.