Guarderò le stelle fin quando potrò immaginare… che esse con la loro posizione nel Cielo disegnino una strada che mi conduce a te… è una strada che percorro tutte le notti e che spero che il mattino seguente svanisca nel nulla, se così fosse sarei accanto a te per sempre.
Ho voglia di urlare, ho voglia di correre mentre fuori piove, ho voglia di piangere…
Non servono grandi poeti per descrivere un amore, basta solo non averlo vissuto.
E abiti nell’intercapedine del mio cuore fatiscente. Bevo l’acqua che scorre dai tetti e che si raccoglie nella grondaia d’un amore in costruzione. Anche stavolta mi tocca ingoiare detriti e terriccio, filtrare le impurità per quanto possibile, secernere il buono dal cattivo, ma molto veleno andrà a depositarsi lo stesso nel fondo dell’anima che non sa più di casa mia. T’aspettavi una reggia? Deluso? Vecchio castello decadente e senza ponte levatoio. Per raggiungermi? Guadare il fiume ed i suoi mostri! Per trovare cosa? Ricordi imbalsamati affissi alle pareti antiche, stanze sinistre e spettrali. E me.
Per conservare a lungo l’amore del proprio amante è indispensabile che la speranza e il timore siano sempre presenti.
Guardando in cielo, in una notte serena, al buio si vedono milioni di stelle, tutto…
Vorrei essere con te… rifugiarmi nel tuo abbraccio per non sentirmi più tanto sola, perdermi nella dolcezza del tuo sguardo per sentirmi importante. Avvolta dalla melodia della tua voce che racconta al mio cuore la favola di un’immenso amore.