Irene Carlozzi – Stati d’Animo
Percorro la strada o percorro il tempo? Non so.Ma ciò che mi incanta è sempre l’orizzonte,perché una volta raggiunta la meta, ti accorgi che puoi andare più avanti…ma non sai quanto.
Percorro la strada o percorro il tempo? Non so.Ma ciò che mi incanta è sempre l’orizzonte,perché una volta raggiunta la meta, ti accorgi che puoi andare più avanti…ma non sai quanto.
Aspettare è la parte più difficile.
Le persone speciali ti stravolgono la vita due volte, quando le conosci e quando le perdi. E comunque le persone migliori sono quelle che restano.
La mia allegrezza è la malinconia.
Sei gentile e ne approfittano. Sei buona e ti scavalcano travolgendoti. Sei gentile e divengono ancora più maleducate, le persone. E tu? Dopo un attimo di incredulità, intelligente come sei ti metti in discussione, dentro. Ma poi non ti sposti di una virgola, sempre dentro. Resti ciò che sei. Rimani quell’essere speciale che sei. Che cambino loro, che si spostino, che ritornino al buio, dato che per brillare due minuti hanno bisogno di mettere in cattiva luce te. Che tacciano o urlino pure. Che parlino. Tanto tu non li ascolti.
Le persone prima si prendono tutto di te, anche la tua libertà, poi quando vorresti anche tu partecipare al banchetto di te stesso, non lo accettano, devono continuare a sbranarti da sole. L’errore più grande è di chi sbrana o di chi ha permesso di farsi sbranare, inizialmente, con consapevolezza? Forse la seconda, ma di certo ci si può liberare dalla morsa, se lo si vuole, e aspettare che le cicatrici si rimargino. Di sicuro colui che apprende di più tra i due è lo sbranato perché lui ci penserà su molto a lungo prima di lasciare in giro, a chiunque, altri pezzi di se; lo sbranatore invece continuerà a cercare prede, perché, per suo istinto, non si sazia mai.
Ho abbandonato la lotta con me stesso, ed ora mi ritrovo triste, in una situazione poco piacevole e con una forma fisica pessima. Non fatelo mai, combattete per ottenere i migliori risultati.