Italo Calvino – Tempi Moderni
Tutto può cambiare, ma non il linguaggio che ci portiamo dentro, come un mondo tutto esclusivo e alla fine paragonabile all’utero della propria madre.
Tutto può cambiare, ma non il linguaggio che ci portiamo dentro, come un mondo tutto esclusivo e alla fine paragonabile all’utero della propria madre.
Ma i valori come la correttezza, la coerenza, la fedeltà, la dignità e l’amore non fanno più parte di questo mondo? Sono diventati talmente rari che trovarli non è una fortuna, ma un vero miracolo.
Siamo nati in un mondo dominato da essere incapaci di ascoltare.
“Chi sono io per giudicare i gay?” (Papa Francesco) Quando sentiremo qualche giudice fare una affermazione del genere e ritirarsi?
Cani, gatti, coniglietti con cappottini, ciotole dorate, zampicure, pelicure, profumi, lacche e unghie colorate. Stiamo rincoglionendo anche gli animali per portarli esattamente ai nostri livelli.
Ma secondo voi, se i Maya non hanno previsto la loro fine, vi sembra possibile che abbiano previsto la nostra? Stappatevi una birra e rilassatevi.
Del resto, che c’era di giusto? C’era mai stata giustizia, anche solo per un momento, per i pesci piccoli? Tutte quelle stronzate che gli davano a bere sulla democrazia e le pari opportunità non servivano altro che a tenerli buoni, perché non bruciassero tutta la baracca. Certo, una volta ogni tanto c’era qualcuno che riusciva a tirarsi fuori dalle macerie e a emergere. Ma per ognuno di questi ce n’erano centinaia di migliaia in mezzo a una strada o in prigione o in un manicomio, o suicidi o drogati o sbronzi. E molti e molti di più che facevano lavori spregevoli e mal pagati e buttavano via tutti gli anni della loro vita in cambio della pura e semplice sopravvivenza. La schiavitù non era stata eliminata affatto, era solo stata allargata fino a comprendere i nove decimi della popolazione. Dappertutto. Santa merda.