Italo Calvino – Uomini & Donne
Pareva la sola che riuscisse ad accettarlo com’era, forse perché non tentava di darsene una spiegazione.
Pareva la sola che riuscisse ad accettarlo com’era, forse perché non tentava di darsene una spiegazione.
L’uomo piange: ecco il suo privilegio più bello.
Così la macchina dell’oppressione sempre si rivolta contro chi la serve.
Sii donna per primo per te stessa e poi per gli uomini che incontrerai. Se sei una vera donna non passerai su tutti i loro corpi. Se non lo sei sarai solo un passaggio per ognuno di loro.
L’uomo è l’unica creatura che consuma senza produrre.
Non diretto da modelli culturali – sistemi organizzati di simboli significanti – il comportamento dell’uomo sarebbe praticamente ingovernabile, un puro caos di azioni senza scopo e di emozioni in tumulto, la sua esperienza sarebbe praticamente informe. La cultura, la totalità accumulata di questi modelli, non è un ornamento dell’esistenza umana ma – base principale della sua specificità – una condizione essenziale per essa.
Scorrono più torrenti nell’anima di un uomo dubbioso che tra i più scoscesi sentieri di montagna, cade più neve nel cuore di un uomo deluso che nel più freddo paesaggio innevato, ha più rami in fiore un uomo gioioso che un viale pieno di ciliegi, possiedono più stelle gli occhi di un uomo innamorato che un cielo notturno d’estate.