Italo Svevo – Religione
È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta – raramente – non si può fare a meno.
È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta – raramente – non si può fare a meno.
Non sono portatore di nessuna religione. Per me le religioni sono come grandi multinazionali che vendono tutte la stessa cosa: un percorso omologato alla ricerca della divinità. Le religioni possono aiutare nella fase iniziale del percorso, ma poi vanno superate se non si vuole fermarsi, perché se si cerca Dio fuori, si perde la propria divinità: siamo tutti esseri portatori della divinità, della buddità. Le nuove generazioni dovranno diventare sacerdoti di se stessi, senza adorare nessun Dio se non quello dentro di sé. La ricerca della propria divinità interiore è un percorso individuale che passa attraverso la figura di un maestro, per avere la guida necessaria a risvegliare gradualmente, e coltivare, il proprio maestro interiore.
La fede dovrebbe essere dentro di noi costantemente, non usata al bisogno.
La vita è un continuo combattimento. Dio qualche volta permette che tu perda qualche battaglia, ma se sarai fedele a lui, alla fine vincerai la guerra.
Da Giuda al Caravaggio a Giuseppe i messaggi più altisonanti al cristianesimo li han dati i più grandi peccatori.
Dio mio, dove risiede l’amore vive il tuo spirito santo.
Chi penserebbe a Dio se non ci fosse il male nel mondo?