Italo Svevo – Società
Aveva notato che quando due Italiani si trovano allo stesso tavolo, avevano la gran voglia di lasciarlo per non sentire più l’altro.
Aveva notato che quando due Italiani si trovano allo stesso tavolo, avevano la gran voglia di lasciarlo per non sentire più l’altro.
Se alcuni poeti sono maledetti, la società è stramaledetta.
Quando nasci, più che un maschio o una femmina, per il sistema nasce uno studente ignorante, un consumatore, un contribuente, un vecchio da mantenere e da seppellire.
Sono a favore della censura: ti affina la creatività, se qualcuno ti blocca sei costretto ad aggirare l’ostacolo. Detto questo, oggi non c’è censura e neanche satira.
Metà dei danni di un Paese dipendono dall’accanimento con cui i cattivi capi frenano, ostacolano e paralizzano quelli intraprendenti ed attivi. E devo aggiungere che questi personaggi riescono quasi sempre a farla franca, perché sono abilissimi nel vendersi. Ma soprattutto perché i vertici delle istituzioni che dovrebbero controllare il loro operato sono superficiali. Non compiono indagini accurate, non si preoccupano di scoprire cosa hanno fatto di negativo. Prendono per buone le loro dichiarazioni, i loro resoconti, le loro vanterie.
Oggi ho scoperto che il 96% delle persone tra i 10 ed i 15 anni sono disoccupati. Preoccupante, sono molti di più dei disoccupati tra i loro genitori!
La burocrazia è tra le strutture sociali più difficili da distruggere.