Iulian Jicmon – Vita
L’uomo è uno spettatore inerme sul palcoscenico della sua vita.
L’uomo è uno spettatore inerme sul palcoscenico della sua vita.
Non posso godere delle poche cose buone che ho fatto; mi rammarico per le tante lasciate per strada. Piuttosto che pensarci sopra, meglio cercare di riparare.
Le preoccupazioni vanno e vengono, ci sfidano e ci fanno crescere.
Quando si è in un pasticcio tanto vale goderne il sapore.
Il tempo ci rende adulti. E il tempo fa sì che antichi templi crollino e che isole ancora più antiche sprofondino nel mare. C’era davvero un libro nel più grosso dei quattro panini che il panettiere di Dorf mi aveva messo nel sacchetto? Non c’è domanda che rivolga a me stesso con maggiore frequenza. Analogamente a Socrate, potrei dire: “Una cosa sola so: ed è di non sapere nulla”. Ma qualcosa, dentro di me, sa che c’è ancora un Jolly in giro per il mondo. Sarà lui a far sì che il mondo non si addormenti. In qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, potrebbe spuntare un minuscolo giullare coperto di campanelli. E allora, guardandoci dritto negli occhi ci ripeterà le domande: “Chi siamo noi? Da dove veniamo? “.
Quando trovate una persona speciale capace di capirvi al volo senza dire una parola, state pur certi che la vita vi ha donato uno dei più grandi regali che potevate ricevere.
I veri consensi nella vita, quelli che veramente contano non arrivano dagli altri e dalle loro parole, ma da ciò che raccoglierai e da ciò che diventerai.