Ivan Toropey – Guerra & Pace
Combattere per morire.
Combattere per morire.
Tutte le azioni hanno padri orgogliosi, ma molte conseguenze restano improvvisamente orfane.
Siamo essenza dell universo, figli indomabili e bestie feroci, agnelli e pecore, licantropi vogliosi di sangue.
Il gioco dei potenti del mondo gira come una trottola e quando si ferma la fanno ripartire: crisi – guerra – ripresa. Tutto questo per il loro piacere. La crisi gira e serve per impoverire le persone che chiedono prestiti alle banche che intanto ci guadagnano e fanno arricchire anche i salvadanai dei potenti, che rubano dalle borse per giocare in borsa; ma questi potenti non sono mai contenti e così devono distrarre i popoli dichiarando un giro di guerra, in cui però non combattono loro personalmente ma mandano uomini, e purtroppo ora anche donne, che credono di combattere e morire per delle giuste cause e per quelle che vengono chiamate missioni di pace; si certo… con le armi? Intanto i potenti del mondo guardano ciò che accade comodamente seduti sui loro lati migliori, finché una mattina non si alzano col piede giusto e la coscienza che gli fa male; così decidono di mettere in pausa il loro gioco per un giro di ripresa. Ma è dal cielo che arriverà la pace.
La guerra serve all’uomo per fargli comprendere dove porta l’odio verso il proprio simile.
Il modo più veloce di finire una guerra è perderla.
Lotto per ciò che desidero. Non sempre sarò un vincitore. Ma rimango un’ottima “guerriera”.